In un suo testo del 2010, Enrico Crispolti rivendica il rigore metodologico necessario per la ricerca storico-artistica dell’arte più recente. Già il titolo, Come studiare l’arte contemporanea, apre a una questione di approccio concreta, a un cambio di paradigma che si è sempre dato per necessario e che torna in molte attività analitiche e critiche che riguardano i prodotti dell’arte del nostro tempo.