Dalla conservazione alla conoscenza: il caso Matilde Festa Piacentini

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La vicenda inerente a un nucleo di dipinti autografi di Matilde Festa Piacentini, pervenuti alla Scuola di Conservazione e Restauro dell’Università di Urbino Carlo Bo, ben si addice a un tema dedicato alla rappresentazione e alla conservazione delle opere d’arte.
I quindici quadri arrivano al laboratorio nel 2014, provenienti da una collezione privata: l’intenzione del committente è quella di restaurarli, mentre per la Scuola è una prassi consueta che fornisce anche un’opportunità di pratica agli allievi, spesso legata al lavoro di tesi. Il restauro delle opere viene accompagnato e supportato da tecniche di rilievo e diagnostica per i Beni culturali. A ciò si affianca la sperimentazione di un sistema digitale di documentazione, studiato sempre allo scopo di ottimizzarne la conservazione.